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Un libro freschissimo di stampa |
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vorrei aver curato personalmente dato che con Giancarlo | ||
c'è una promessa di ritagliargli una monografia un po’ fuori dalle righe. | ||
Questo testo è stato presentato pochi giorni fa alla Triennale di Milano | ||
(un vero successo, più di trecento presenze rispetto alle sparute conferenze | ||
per
pochi intimi amici che hanno caratterizzato multiplicity) |
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con la lucida e incalzante conferenza
di De Carlo.
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Conversazioni
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è un titolo adatto al personaggio | ||
la sua costante conversazione | ||
su più piani con diversi interlocutori e tutto ritorna sempre come in un cinerama… | ||
ogni sequenza riguarda pezzi di storia, la nostra storia, perché De Carlo rappresenta |
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Casabella continuità, la ricostruzione, |
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la Collana il Saggiatore, Parametro, Spazio & Società + I.L.A.U.&D……. |
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I suoi progetti e le opere contengono sempre una lezione di innovazione legata al fare |
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più che alle mode stilistiche. |
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Il
progettare e lo scrivere sono un continuo dialogo, che rievocano la
partecipazione, |
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ma soprattutto il metodo del procedere nelle vene del progetto…in modo tentativo ed esplorativo… |
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"Le conversazioni su Urbino" con Nicolin, "Gli spiriti dell'architettura" (Editori Riuniti '92), |
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"Lettere su Palermo" (Officina Edizioni'94), "Nelle città del mondo" (Marsilio '95 ), |
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rappresentano -anche perché gioielli di una personale collezione di testi firmati dall'autore con appunt iun vero e proprio giardino delle teorie del contemporaneo. |
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Ricordo
volentieri le chiacchierate d'architettura con Giancarlo che impostavamo
in modo scherzoso |
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e
prendevano sempre una piega costruttiva… e ricordo volentieri |
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il
primo incontro a Sarzana nel negozio da barbiere del Sindaco Paolino (in
quegli anni '50 GDC
redigeva il P.R.G. e nel contempo sperimentava la comune di
Marinella)……. |
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Io
piccolo tra il cugino Paolino e il grande De Carlo vestito militare con
cinturone, anfibi e fazzoletto rosso
al collo … |
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poi il caso ci ha fatto incrociare a Genova nella "scuola"…che per sei 'anni abbiamo spinto… |
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e
a distanza le nostre conversazioni riprendono come se il tempo
non scorresse mai…. |
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Architettura e libertà è un primo punto fondamentale per capire l'opera di questo Maestro |
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e i gradi di libertà stanno proprio nei rapporti con la committenza pubblica, nei rapporti con |
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l'utenza,
i cittadini e la città… certamente lontano dallo sguardo comune di
vedere l'architettura |
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come gemma isolata dal contesto…come opera unica elaborata come ricerca estetica |
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ed
oggi per lo più tecnologica….l'orizzonte di De Carlo è volto oltre
…è già nella complessità |
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nella piena contemporaneità , si ritrova dai tagli new eclecticism al rapporto con il disegno del territorio, ai nuovi spazi nella città sempre tutto impostato in un senso di libertà contro ogni tipo di schiavitù dello spazio… |
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Mi cimento a presentare questo libro non letto, ma conoscendo GDC e il suo vagare fatto di ricordi, viaggi,esperienze, personaggi incontrati,... |
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liberazione, dalla ricostruzione |
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ai momenti di Boccadimagra, la Martella, il CIAM, |
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l'incontro con Vittorini e Doglio, poi Carlo Bo e in seguito Calvino…penso che il libro contenga certamenteil paesaggi con figure in
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conversazione…
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Una
storia vista da un uomo libero, |
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che
alterna lo scrivere al disegno progettando un mondo migliore, un
utopista realista, un eutopista, un intellettuale teorico che nel
rapporto con la "sua città" incarna Francesco di Giorgio. |
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Io
certamente me lo farò regalare se non dall'autore da Giancarlo, ma vi
consiglio vivamente di |
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leggerlo!
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Franco Buncuga |
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"CONVERSAZIONI CON GIANCARLO DE CARLO" |
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ARCHITETTURA
E LIBERTA'
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ELE'UTHERA,
2OOO
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