ARCH&WEB - Webzine di architettura design arte profili del contemporaneo
ARCHWORK idee, progetti, realizzazioni di architettura e designSCRITTI scritti di architettura e altro INTERFERENZE arte, musica, fotografia, fumetto FRAMMENTI piccole schegge di architetturaPAGINE recensioni, riflessioni attorno a libri, rivisteDIVANO ROSSO Cinema, musica and moreLINKMAILING LISTABOUTTorna alla home page
   Home > Interferenze > Gasometri > 02
 

GASOMETRI 02
LA PASSEGGIATA

di Mario Clemente Rossi

 

- Dove stiamo andando?
- Ti accompagno verso il lago Michigan. Seguimi
- Che grandi nastri neri avete all’interno delle vostre Città
- Sono le strade
- Strade?
- Si, una strada è quel luogo dove si cammina o si viaggia con le automobili sulle quali avvengono i principali trasferimenti
- Che strano. Su Uzzli non dobbiamo usare un nastro nero per comunicare, noi ci trasferiamo poche volte ed all’interno del land costruito; generalmente sono i luoghi ad essere mutevoli e si adattano alle nostre esigenze. Devi sapere che nel mio sistema planetario viviamo in un grande spazio comunicante dove tutti gli Uzz possono muoversi comunque senza limitazioni. Alcuni Uzz giovani hanno scoperto un nuovo modo per trasferire la struttura cellulare di un Uzz attraverso la materia. Possiamo quindi muoverci rapidamente attraverso le cose che ci circondano all’interno del loro sistema molecolare. Questo ci provoca una forte presa di coscienza della qualità spaziale interna delle cose. Attraverso la materia ci rendiamo conto di quanto sia importante che anche i materiali con cui costruiamo ciò che ci circonda siano sani, sinceri ed accoglienti anche nel profondo della loro materia . Ma voi sulla terra vi muovete solo sulla superficie delle cose?
- Si, abbiamo le strade.
- E come riuscite ad evitare di scontrarvi?
- Per regolare i movimenti ci siamo inventati un sistema fatto di luci verdi e rosse sistemate su pali: li chiamiamo semafori.
- Quindi affidate il non scontro ad un sistema meccanico invece di affidarlo al civile rispetto tra voi? Strano. Ma che cosa è questa superficie spugnosa color buco nero che ricopre le vostre strade?
- Lo chiamiamo asfalto, è il pavimento delle nostre strade; è un impasto di pietre e scarti di bitume.
- Scarti di bitume? Perché voi terrestri offendete il piano orizzontale con l’Asfalto? Noi siamo abituati dagli Uzz più giovani a rispettare il piano che ci sorregge; il piano orrizzontale nel sistema planetario di Uzzli è un elemento vitale, lo rispettiamo e lo curiamo perché è il nostro riferimento spaziale più importante: è lo spazio su cui sorgono le nostre case. Sembra che il vostro piano orrizzontale appartenga ad una civiltà a voi estranea ed ostile.
- Vedi, caro Uzz, esistono molte cose che sono di tutti i terrestri, ma poche persone le rispettano come tali. Guarda là ad esempio cosa sta facendo quel cane sul pavimento della strada
- Cane? Che strano umano
- Non è un umano, è un cane
- Cos’è un Cane?
- E’ un animale, un essere che abita la terra e convive con gli uomini ma non ha l’anima come noi
- Cosa sta facendo?
- Sta facendo una passeggiata con il suo padrone: probabilmente è rimasto in casa tutta la mattina in attesa che il suo padrone lo sfamasse e lo facesse uscire per la sua igiene
- Ma allora se il Cane ha tutti questi diritti ed è così amato appartiene alla specie dominante della terra!
- Sembrerebbe... Ci sono uomimi che si sentono soli e cercano compagnia negli animali; quindi è un uso molto diffuso ospitare un cane nelle case
- Strano, noi Uzz non siamo mai soli, parliamo molto tra noi, anche se non apparteniamo allo stesso land
- Le nostre Città non sono vissute proprio come i vostri land
- Si, sembra proprio che sia così; guarda quei terrestri che si incrociano, non si salutano. Voi terrestri non scambiate alcuna comunicazione quando vi incontrate nella Città
- Le nostre città sono dense di complessità, non è facile comunicare tra le persone, se non è indispensabile
- Ma in quanti avete costruito la vostra Città, e quanto tempo avete impiegato per finirla?
- Le città sono nate insieme all’uomo secondo la sua necessità di regolarne la civile convivenza; la città non è mai finita, anzi, talvolta non chiaro neppure come e quando sia stata iniziata
- Quindi non sapete quale sarà il futuro della Città?
- No di certo! Sappiamo solo come si sono evolute col cambiare delle situazioni sociali, e quindi possiamo solo fare delle ipotesi sul loro futuro
- Quindi non potete progettare le vostre Città
- Veramente no, anche se proviamo molto frequentemente a definirne le sorti con progetti e piani
- Ma questi Progetti indovinano le soluzioni migliori per il futuro delle Città?
- Non sempre; vedi quell’edificio bianco?
- Si, aspetta che ne faccio una scansione pentadimensionale
- E’ il Reliance Building. Si può dire che nella stroria delle città quell’edificio sia stato molto importante
- Perché?
- Perché è stato uno dei primi edifici alti costruiti nel secolo scorso: a partire da quegli anni la città si è trasformata ospitando edifici sempre più alti e densi di abitanti
- Quindi le vostre Città sono dei condensatori di persone?
- In un certo senso si. Ti ho fatto osservare questo edificio perché sul condensare o il diluire le persone sulla terra si è discusso molto e sono state formulate teorie opposte molto radicali
- Quali?
- Diciamo che in termini elementari la scelta si riduce all’opposizione della la citta diffusa con edifici piccoli in grandi spazi aperti contro la città concentrata in spazi minori ma con edifici alti
- Mi sembra strano questo perché quando osservavo la Terra dalla mia astronave ho notato che le Città con gli edifici più alti sono anche molto estese. Non è vero che la Città se ha gli edifici alti è più piccola
- E’ vero, e questo prova che noi terrestri non riusciamo a dare una definizione controllata alle città, e quando avviene l’espansione a livello superiore esse diventano metropoli e le problematiche diventano incontrollabili e difficili da definire con dei progetti
- Interessante…
- Senti, mentre ti accompagno per le strade della mia città, parlami di te, dimmi chi sei, come si vive nel tuo pianeta
- Io sono uno Uzz del sistema planetario Uzzli. Sono stato accompagnato sul vostro pianeta perrchè mi hanno detto gli Uzz più giovani che qui la vita si svolge secondo criteri molto singolari, ed in parte iniziko a rendermene conto: sono un Uzz molto curioso e quindi volevo vivere direttamente le vostre stranezze.
- Perché dici che sono gli Uzz più giovani che ti hanno detto di venire sulla terra?
- Nel nostro sistema planetario sono gli Uzz più giovani sono a detenere la saggezza; la nostra civiltà è basata sulla sincerità e la freschezza delle idee, cosa maggiormente diffusa tra gli Uzz giovani. Gli Uzz anziani sono più forti dei giovani nel fisico ma sono meno esperti, sono immaturi e non sono ammessi nella classe dirigente. Le attività più diffuse a Uzzli sono gli scambi di opinioni e l’ascolto dele parole degli altri Uzz.

L'autore
Mario Clemnte Rossi e nato a genova il 17 giugno 1969.
F ormato a genova con guido campodonico e francesco venezia, laureato in architettura a genova ha frequentato lo studio di scultura di lorenzo garaventa e lo studio di architettura renzo piano building workshop, collaboratore ai corsi di progettazione architettonica del prof. arch. guido campodonico dal 1994 e organizzatore del Seminario internazionale di Progettazione a Cervo consulente della Diocesi di Albenga Imperia dal 2001, architetto freelance dal 1996. Crede fortemente nella qualità del progetto di architettura contemporanea e per le sue realizzazioni si rimanda al sito dello studio che attualmente dirige.

Studio Rossi
www.studiorossi.org
e-mail:rossi@archandweb.com
 

"Arch&Web" © 1999 - 2005 Questo sito non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base dei contributi di aggiornamento professionale e culturale occasionalmente inviati e/o segnalati e senza scopi di lucro. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001. Ogni notizia, così come ogni documento riporta comunque sempre il nome dell`autore ed il suo indirizzo di posta elettronica.
Grafica e testi delle presenti pagine [ salvo dove diversamente specificato ] sono di esclusiva proprieta' di "Arch&Web.com"
Ideazione e realizzazione Airaldi Giacomo - Luogo di pubblicazione: Italia - Hosting by: Aruba.it- Update:Martedì, 22 Febbraio, 2005