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THE BROTHERS Un mobile luminoso
PROGETTO SPORE
Concorso Made in Tuscany 2005 Premio di Finiture e Design
- "Premio della Giuria"
http://www.expolab.net
realizzazione:
committenti, fratelli Ponzio di Montecatini Terme [PT]
ditta costruttrice CMM di San Gemignano [SI]
presentazione di Giacomo Airaldi
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UNA SPORA LUMINOSA PRONTA A PROLIFERARE
Esiste da qualche parte una pianta strana,
una pianta che germoglia su una terra arida (come l'italia)
che cresce e prospera nonostante la siccittà e gli
aspetti climatici (la situazione italiana del progetto) .
Questa pianta nata dei meandri della toscana prolifera attraverso
le sue spore ottimi progetti...di qualità! Contamina
il web, prima con scritti (l'importanza della ricerca teoricae
del nostro passato) quando ancora eravamo tutti studenti,
innesca meccanismi professionali creando uno studio che non
è altro che una stanza con l'istallazione del server
dove tutti i numerosi attori del progetto possono attingere
e contaminarsi attaraverso lo scambio di files ed informazioni.
L'editoria inizia a capire che le spore cullate dal vento
possono proliferare ovunque tanto che Anna Baldini gli dedica
la PresS/T Magazine n° 09. Ecco una nuova realizzazione
del gruppo Progettospore, premiato (guardacaso) ad un concorso
"Made in Tuscany 2005 premio di Finiture e Design",
ed ora arriva dopo una conoscenza personale e virtuale con
i componenti delle spore sul web. Le spore ricordano containazioni
su larga scala e si "ispira al periodo della guerra fredda,
in maniera particolare agli anni 50; quando spesso la scienza
o meglio gli scienziati assiemi a gli organi di potere, hanno
percorso strade cosi strane da oltreppassare nella loro tenace
e lucida visione di un mondo "migliore" la totale
pazzia" Quel periodo dice Carloni di Progettospore "lo
vedo come uno dei più grotteschi e pericolosi mai vissuto
dall'umanità, dove tutto in nome dell' "ideologia"
era sospetto e sacrificabile compreso il suo creatore, cioè
l'uomo. Ebbene quel periodo anche se per molti aspetti terrificante
ha qualcosa che mi attira, forse la loro ossessione per le
macchine, forse l'ossessione del segreto, forse la duplicità
di ogni cosa, ma forse ancora di più la curiosità
di sapere perchè buona parte della popolazione fosse
mossa come da una volonta o agente collettivo capace di mitigare
l'individualità. Per questi e mille altri fattori quel
periodo mi sembra un pianeta inesplorato, e così lontano
da giudicarlo forse non appartenente alla storia umana (in
buona parte ci sarebbe da augurarselo)." Progettospore
pensa che il motore di tutto sia la ricerca e da questo progetto
presentato come altri che ho visionato e PUBBLICHEREMO PRESTO
su Arch&Web , la cosa si nota, una ricerca attenta al
particolare, alla grafica, a far parlare il linguaggio progettuale
con livelli emozionali, un mobile che fa luce, ma è
anche un quadro, un contenitore ma anche un espositore...Alla
Prossima e Complimenti alle spore, sperando che queste possano
contaminare tutto, il web, come l'editoria classica, ma sopratutto
contaminare e innescare in tutti i giovani coetanei che si
affacciano al mondo professionale non un'allergia o patia
, ma solo e semplicemnte la voglia di fare ...con la speranza
che da qualche parte qualche spora germoglierà!
Giacomo Airaldi

IL DOGMA DI PROGETTO SPORE >
Questo che segue è quello che in maniera
un po’ altisonante chiamiamo il nostro dogma, ma in
realtà sono semplicemente le guide iniziali di ogni
nostro progetto
1 >azione =
avvantaggia l'utilizzo del senso logica perché include
il movimento.
1.1> il senso logica è una mia visione fenomenologica
che ha trasformato la somma dei sensi in
un senso unico cioè il senso logica.
1.1.1>i sensi classici cosi selettivi nel distinguere le
componenti della natura risultano inermi di
fronte ai dualismi generati dalle macchine, ad esempio interattivo
e riflessivo, attivo e disattivo, e
perciò incapaci di scindere le componenti oggettive
che determinano il funzionamento delle
invenzioni. in questo abitat artificiale dove alla materia
che costituisce i soggetti si è sostituito il
loro movimento che li anima, è soccorsa in nostro aiuto
la logica che da luogo di giudizio è
diventata l'unico senso capace di praticare delle distinzioni
all'interno della realtà informatica.
1.1,1,1> Anche se uno dei sensi principali risulta essere
la vista la nostra cultura è solo
apparentemente iconica, perché in realtà trova
la propria essenza nello "scorrere". Questo non
vuol dire nutrirsi dei dimensionali soggetti animati che appaiono
insipidi alla nostra mente, ma
più profondamente del concetto "astratto"
e adimensionale che li conduce, cioè il loro
"funzionamento".
1,1,1,1,1> Un film non è la somma statica dei suoi
fotogrammi, ma il fluire di questi. Un sasso
che cade non è più un sasso.
1,1,1,1,1,2> L'uomo contemporaneo non si nutre più
degli aspetti sensibili appartenenti ai
soggetti ma delle loro forze applicate nel tempo.
1,1,1,1,2> oggi sensazioni come bello o amore arrivano
dopo una vivisezione logica della realtà,
dopo che sappiamo come tutto funziona, sia le cose che le
persone.
1,1,1,1,2,1> il piacere istantaneo e sensoriale è
stato esiliato a favore della analisi logica del
soggetto. Oggi sempre più sostituiamo sentimenti come
bello e amore con desiderio
1,1,1,1,3> un sasso che cade non è più un
sasso
perché la sua essenza è percepibile solo dal
senso logica, infatti egli è la conseguenza di quei
campi di forse non sensibili ma intelligibili
1,1,1,1,4>in un mondo dove tutto funziona ,e quindi contiene
in maniera immanente il
movimento, (perché le cose funzionano solo nello scorrere
del tempo ) la staticità vuol dire non
contemporaneità è quindi incomprensibilità
1,1,1,1,4,1> Cerco l'immagine di ciò che non appare.
Cerco, cerco tutto torna ma lei non appare,
non appare perché è ferma
dovrò aspettare che inizi a muoversi
1,1,2> i primi autori capaci di identificare questi avvenimenti
(cioe 1,1,1 ricordarsi di come
funziona questa struttura) sono stati probabilmente i web
designer che hanno sintetizzato al
massimo i soggetti delle loro interfacce per trasformarli
in icone animate e interattive, idonee ad
essere lette più dal senso logica che dalla sensorialità
organica
1,1,2,1> La rete pur essendo un immenso contenitore di
icone non può essere assimilata ad uno

spazio tridimensionale perché vorrebbe dire simbolizzarla,
e perciò privarla di alcuni significati
fondamentali. Non possiamo pensare all'infinito immaginandoci
un lungo corridoio. L'essenza
delle rete è in concetti come vuoto, saltare, movimento,
contemporaneamente, cioè significati
che muovono i simboli ma non lo sono.
1,1,3> Il bagno nella suddetta struttura culturale ha portato
l'architettura a oltrepassare alcuni dei
suoi temi fondamentali e tra questi la definizione statica
e fisica dello spazio. In molte nuove
costruzioni lo spazio è diventato invisibile ma allo
stesso tempo conoscibile, perché a definirlo
non sono più le materiche membra architettoniche ma
il prodotto dei suoi viscerali impianti,
capaci di rendere la costruzione interattiva e quindi leggibile
al nostro senso logica, o detto in
altra maniera senso del "funzionante".
1,1,3,1> un progetto che integra il movimento è
leggibile altrimenti creeremo degli oggetti
invisibili o meglio impercepibili
1,1,4> La parte di noi che assapora l'immediatezza delle
informazioni sensibile, non riuscendo
più a praticare delle distinzioni e quindi ad orientarsi,
è destinata a diventare cieca.
1,1,5> il senso logica percepisce unicamente l'attività.
Quindi vive solo nel presente. La memoria
come la fantasia non riescono a stimolare il senso logica
1,2> non è detto che si debba muovere il progetto
ma almeno il pensiero di colui che l'osserva
1,2,1> un oggetto difficile è un oggetto leggibile
perché stimola il senso logica. un oggetto
chiaro è in percepibile perché solo sensibile
1,2,2> La mente crea soggetti da installare in un contesto
più o meno fisico e dopo li percepisce
e quindi riassimila tramite il senso logica, anche se bagnati
di significati esterni.

2> rigidità
2,1>comprende il rigore razionale della geometria,
le primitive grafiche sono oggettivamente trasmissibili anche
se filtrate da più linguaggi
un quadrato è un quadrato anche per una persona cieca
una bottiglia invece sono x bottiglie per x fruitori
2,2>frasi rigide non perché univocamente comprensibili
ma perché univocamente creano delle
domande in chi le legge, stimolano la fragilità delle
nostre convinzioni.
• sbriciola il senso del metallo attaccato alla presa
della notte
• brama dal voler assaporare il fluido seminale della
morte così vicina a tutti noi
quanto lontana dai morti
• quella libertà astratta che vorrei ascoltare
osservare possedere e non più vedere
• perché dobbiamo soltanto vedere? Se guardo
e smusso gli spigoli delle mura
dell'esistenza, della viscida mucosa che sfiora i miei occhi
e si innalza come un
aureola verso le nuvole delle macchine.

3> atomismo
3,1> primitive che unendosi formano il soggetto, ma dove
ognuna di queste non è una parte del
tutto ma bensì qualcosa di diverso
3,1,1> tanti atomi di carbonio possono formare un corpo
ma ognuno di questi se presi prima
della sublimazione chimica non sono una suddivisone del
corpo ma soltanto atomi
3,1,2> processi che utilizzano primitive per creare soggetti.
questo sviluppo non è biunivoco ma
irreversibile
3,1,3> Come tutte le molecole di un gas il tuo valore
è semplicemente nell'esserci non nel
distinguerti. Tu uomo-molecola esisti non perché
ti distingui, ma semplicemente dimostri la tua
esistenza, collaborando a creare la massa totale
3,1,3,1> Così come il gioco è nato con
il fine di intrattenerci, allo stesso tempo la vita che
conduciamo, non ha nessuna motivazione razionale; l'unica
giustificazione la trovi assimilandola
ad un gioco e quindi ogni sua pratica va vista come semplice
intrattenimento in attesa della
morte.
3,2> La mente ha trasferito il luogo del progetto dalla
forma (cioè dal corpo) alla sua materia
3,2,1> il corpo da luogo di progetto , diventa mezzo
per fluire il progetto.
Non deve esservi un approccio antropomorfico o zoomorfico
quindi ergonomico nel definire
una forma ma dobbiamo partire da un livello inferiore, molto
inferiore quasi atomico per avere
più libertà manipolatoria ma allo stesso tempo
meno spirito.
3,3> Il web ci ha insegnato a scomporre la realtà
in tante particelle logiche, che una volta
ordinate ci permettono di arrivare al giudizio.
3,4>Ciascun volume architettonico è essenzialmente
un interfaccia connessa a tutte le altre che a
differenza di quelle della rete ha un peso, più esattamente
una massa, perché ognuno è il singolo
atomo che unitosi a tutti gli altri forma quell'"uno",
ma mutante soggetto che è l'architettura
funzionante.

4> ossessione per il particolare =
4,1> è nei particolari che ogni uomo si distingue
da gli altri.
4,1,1> cioè che crea l'apparente incomunicabilità
tra di noi è quindi giustifica anche se
debolmente la nostra unicità legata all'identità,
non sono le idee strutturali, ma gli accessori i
luccichi che rivestano ognuna. detto in breve i particolari,
cioè quello che la marea temporale
roderà lasciando al futuro soltanto il nocciolo della
nostra epoca.
4,1,1,1> i giorni di una vita standard sono come i fotogrammi
di una sequenza cinematografica
perché non vi è fondamentale distinzione tra
l'uno e l'altro, ciò che li differenzia è
solo il
particolare
4,1,2> se ciò che ci distingue è anche
ciò che potremo assaporare soltanto noi perché
impossibile da incastonare oltre il tempo (un po' come la
nostra vita) è qui che dobbiamo
concentrarci.
4,1,2,1> Se è il particolare che ci fa godere
e non giudicare le opere perché non proviamo
semplicemente ad assorbire inermi queste geometrie come
se fossero dei catalizzatori emozionali
4,2> io penso ® quindi perdo la mia identità
4,2,1> Il nostro essere è fuggito daL luogo dove
è stato visto da Cartesio per andare al suo
esterno e circoscriverlo; alloggiando nei particolari, nel
mutevole.
4,2,1,1> L'identita dell'uomo contemporaneo non è
nell'essere ma al suo esterno, in ciò che
sfugge, come l'aroma di un profumo
4,2,1,2> gli oggetti se vogliono veramente comunicare
con l'uomo devono abbandonare il
nocciole delle idee per scaturire dalla transitorietà
è quindi cadere sul terreno dell'individuo che a
differenza dell'uomo è destinato a morire.

4,2,1,2,1> Come l'architettura che è riuscita
a dare energia a l'effimero anche l'universo umano
che si muove su un piano parallelo dovrebbe abbandonare
la ricerca dell'assoluto.
4,2,1,3> Vorrei dei progetti che similmente a l'uomo
consistano di flussi comuni e atemporali
rivestiti o forse sostenuti da stadi transitori
4,3> io penso quindi non sono
o meglio mi trasformo in uma macchina e quindi non sono
più un uomo
4,3,1> quando penso sono il frutto di me stesso (in quanto
uomo) ma non più un uomo, bensì
un suo manufatto o meglio pensierofatto
4,3,2> l'uomo per trovare la propria essenza se vorrà
usare ancora il metodo della distinzione,
non potrà collocarsi nel luogo della elaborazione
mentale. Ma dovrà prima scoprire l'essenza
delle macchine e dopo cimentarsi dove queste non esistono.
4,3,2,1> L'unico luogo dove le macchine non esistono
è l'inattività.
4,3,2,2> L'uomo che da creato è diventato creatore
deve mutare radicalmente il proprio ruolo e
disubbidire al giusto senso, oltrepassare l'esigenza di
essere attivo, e rifiutarsi di trasformare ogni
proprio giorno soltanto in combustibile da utilizzare per
una metà.
Io non sono la mia attività
4,3,2,3> l'uomo dovrà diventare per la macchina
ciò che è stata la natura per l'arte. Un soggetto
da osservare
4,3,3> la mia più grande capacità?
Quella di non capire
In maniera addolcita diciamo fraintendere
4,3,4> architettura tu sei una macchina e quindi produci!
Cosa? Il tuo continuo nascere, il
mostrarti su più scale parallele.
4,3,4,1> la tua produzione da una identità a l'uomo
imponendoli di assistere e non partecipare

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PROGETTOSPORE è uno studio d’architettura
che inizia a lavorare verso la fine del 2002 e raggiunge
l’attuale configurazione nel gennaio 2004
quando diventa uno studio associato.
Il gruppo ha una sede fisica a Pistoia ma non è
assolutamente legato al luogo di origine perché
questo spazio è stato destinato fondamentalmente
all’installazione di un server dove è
contenuta la “massa” modificabile, continuamente
accessibile agli utenti. Sfruttando la rete lo studio
si è dilatato o meglio smaterializzato, permettendoci
di lavorare da qualsiasi luogo si desideri. I clienti
e tutti coloro che lavorano ad un progetto hanno
ciascuno la possibilità di accedere al materiale
che gli compete baipassando i membri dello studio
e creare così una loro matrice di lavoro
informatica.
Ci piace rappresentare lo studio come uno spazio
vuoto con all’interno solo il server, perché
in realtà è questo il vero contenitore
della nostra produzione, e non la stanza di un edificio
dove è depositato assieme ad altre macchine.
Le spore sono state scelte come simbolo perché
come loro ci piacerebbe essere trasportati dai flussi
e avere la capacità di lasciare un segno
di contaminazione.
Ci è piaciuto legare la parola progetto alle
spore, che possono essere anche radioattive, perché
da al nome del gruppo un sapore anni 50’.
Di quel periodo così oscuro della nostra
civiltà, carico di aspetti negativi, ci affascina
l’idea che tutto era interpretabile e quindi
motivo di riflessione. L’aspetto interessante
è che talvolta, nel tentativo di scoprire
un soggetto, si faceva un lungo e faticoso cammino
intellettuale che ci riportava al punto di partenza,
a sovrapporre perfettamente l’essere all’apparire.
COMPONENTI_
Andrea Carloni è nato a
Montecatini Terme [PT] il 04/11/69
Si laurea nel 2000 alla Facoltà di Architettura,
Università degli Studi di Firenze.
Attualmente iscritto All’ordine degli architetti,
pianificatori, paesaggi e conservatori di Firenze.
Dal 2002 inizia la sua esperienza professionale
con Progettospore.
Simone Pratesi è nato a Pistoia il 08/05/71
Si laurea nel 2000 alla Facoltà di Architettura,
Università degli Studi di Firenze.
Attualmente iscritto All’ordine degli architetti,
pianificatori, paesaggi e conservatori di Pistoia.
Dal 2002 inizia la sua esperienza professionale
con Progettospore.
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PROGETTOSPORE
web:www.progettospore.it/
com - e-mail:info@progettospore.it |
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