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COME BERE UN BICCHIER D'ACQUA

CRESCI/ODDONE/STACCHINI
Concorso Nazionale "Con Un MC di Legno" - Progetto primo classificato
presentazione di Giacomo Airaldi

 


NON SO SE E' PROPRIO ANDATA COSI'...ma a me piace pensar di si

Io leggo sempre tante riviste....io con photoshop faccio veramente miracoli.... io sono di parma tu di milano e lei di palermo....ma siamo qui... studenti distratti in una città che non conosciamo ma che adoriamo, i corsi ci assorbono tanto tempo, quelli utili e quelli meno utili, quelli seri e quelli meno seri...ma si devono fare tutti (per forza!) , leggiamo un bando, quattro facciate che sembrano parlare turco...ma chissà perchè per distrarci un pò iniziamo per gioco come fanno i bambini (perchè noi per l'architettura siamo come bambini alle prese con il gioco più nuovo del mondo). Perchè non provare, non tentare...è quasi automatico decidere, iscriversi, il fax di iscrizione fallo tu... a me si inceppa sempre la carta, no mandagli una mail dice lei che è più rapida, ma no... non la leggono ( esistono ancora quelli che non leggono le mail?!) dice l'altra. Cosi senza neppure saperlo e averlo capito siamo iscritti ad un concorso nazionale di idee dal titolo bizzarro (ma perchè noi non lo siamo!?) un metro cubo di legno...ma ne potete usare anche di più (recita il bando)...allora perchè un METROCUBO? chissà, fa lo stesso siamo iscritti. Prime idee, nulla torna, ti capita di svegliarti la notte e andare li... su quel tavolo pieno di schizzi appoggiato precariamente su due cavalletti ikea e dire abboziamo questa... gli altri dormono ma tu accendi il pc, ti connetti, sbadigli ma devi vedere quella piega di ghery, quella trasparenza di nuovel, quel particolare di koolhaas, ma guarda ....per caso una torre di ITO TOYO ( ma a proposito si chiama ITO TOYO o TOYO ITO oppure ITOTOYO ?! chissa?! ) è tardissimo sei ancora li a pensare e non riesci a prendere sonno mentre senti in lontananza la sveglia...oddio è mattina! Devo andare a frequentare ANALISI che prendono le firme (ma perchè le firme fanno capire la matematica?). Si svegliano i tuoi coinquilini, nonchè collechi nonche amanti , nonche amici, cumune da studenti al limite della sopportazioni, un'altro giorno scorre, si avvicina la scadenza, prendi in mano un bicchiere e ti viene in mente quelll'aggeggio strano che si ripiega che portava sempre tua madre in campeggio (oddio se non ci fossero le mamme cosa ne sarebbe del design?) l'idea funziona, almeno sembra, gli schizzi pure, il trucco colorato da 300 DPI pure, ma un bel fotomontaggio dobbiamo farlo...per forza! è sabato...o fose domenica, si mangia un panino sul tavolo da disegno, la tastiera è unta, il muose scivola dalle mani... voi lo avete mai visto un topo che si fa prendere per la coda? su metiti in posa ti faccio una foto la usiamo per il fotomontaggio...no c...ti sei mosso, un'altra, reclutiamo manodopera, sottraiamo tempo alle cose più importanti ed utili ma il progetto funziona...CI SI CREDE! CONSEGNATO...quanta fatica...ma poi per cosa? passa il tempo la giuria esamina e noi sempre dietro alle firme del corso di analisi....si ricordano le notti insonni, si ripensa alle cose fatte e a quelle che si potevano fare....squilla il telefono e ti dicono hai vinto...non ci credi ...non è possibile anche perchè sul sito dei risultati tu che ti chiami cristina parodi ma cristina di nome sei segnalata come p.cristina (ma sono matti?! o meglio sarò io o forse sarà una che fà CRISTINA di cognome?) stano stranissimo... ma allora era ITO TOYO O TOYO ITO? Si Si... siamo noi ABBIAMO VINTO IL PRIMO PREMIO....premio?! si fa per dire, forse la carta che abbiamo sprecato non ce la siamo neppure ripagata, ma che importa? perccato per le foreste ma le idee prendono forma solo se messe sulla carta....la consegna dei premi è a verona domenica! treno o macchina? andiamo l'importante è andare...

e siamo anche tornati ...da oggi possiamo dire che abbiamo vinto un CONCORSI DI IDEE....

ndr :: non so se sia andata proprio cosi ma piace pensar di si, basta un metrocubo di legno..tutto qui!
(presentazione bizzarra di Airaldi Giacomo, pensando ad un suo concorso da studente di tanto tempo fà)


Come bere un bicchier d’acqua,una cabina da spiaggia.

L’idea nasce osservando un oggetto di uso comune utilizzato al mare: il bicchiere telescopico da pic-nic. Il bicchiere, costituito da moduli-pilota in plastica scorrevoli reciprocamente ed autobloccanti, è il modello concettuale di riferimento del progetto. Questo oggetto di design anonimo da decenni fa parte del bagaglio essenziale della vacanza, del tempo libero.
La cabina, come il bicchiere da pic-nic, è costituita da moduli pilota scorrevoli e autobloccanti in multistrato di legno di forma parallelepipeda. La semplicità del sistema concettuale di riferimento impone una decisa attenzione verso un altrettanto semplice sistema di assemblaggio della cabina. La cabina è costituita da pochi elementi: i moduli pilota, il tangone con la sua base e l’ombrello di copertura. Moduli-pilota:
costruiti in multistrato di legno a resina fenolica opportunamente montati con viteria in inox, trattati e verniciati;
Tangone e base:
elemento tubolare verticale centrale in acciaio montato su una base opportunamente fissata al supporto della spiaggia (incastrato nella sabbia, tassellato nel pavimento, ecc.)
Ombrello di copertura:
Elemento apribile costituito da una membrana tessile spalmata in PVC.

A cabina smontata i moduli-pilota si presentano a terra inseriti uno nell’altro posizionati al centro dell’alloggiamento per un tangone verticale (fase 1), dentro ai quali sono già presenti tutti gli accessori per l’abitabilità interna.
Una volta incastrato il tangone (fase 2) si fissano sui golfari agli angoli del modulo-pilota superiore i tiranti di montaggio (fase 3).
Successivamente si procede (fase 4) all’apertura dell’ombrello di copertura, il quale costituisce protezione dai raggi solari per il pannello di copertura della cabina.
Una volta assicurato l’ombrello agli strozzatori si issa attraverso opportune drizze l’insieme dei moduli-pilota superiori (fase 5) fino allo scatto delle fibbie laterali (vedere descrizione in tav. 03) per finire con la definitiva sistemazione dell’allestimento interno e degli accessori.

La cabina al suo interno ospita gli accessori necessari per una confortevole vivibilità. Tali elementi, già contenuti nella cabina smontata (fase 1), consentono di sedersi, specchiarsi e di conservare oggetti e giochi da spaiggia. La seduta è relizzata in legno e permette all’utente di alloggiare al suo interno oggetti di valore in quanto è dotata di serratura, lo specchio è ancorato al tangone e si issa con esso al momento dell’apertura dell’ombrello di copertura; infine comode sacche in tessuto appese a tubolari in acciaio si prestano ad accogliere la biancheria ed accessori

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Dettaglio del bloccaggio dei moduli-pilota.
Ogni modulo-pilota è composto da quattro pannelli in multistrato fenolico. La composizione dei tre moduli consente la formazione del corpo cabina e nello stesso tempo la possibilità di costruire un insieme facilmente assemblabile attraverso lo scorrimento telescopico dei singoli moduli su loro stessi.
Il meccanismo di bloccaggio è basato sullo sfruttamento delle caratteristiche fisiche del materiale con cui è costruito il modulo pilota: le fibbie sono parte del pannello laterale e attraverso due tagli nello stesso, sono libere di muoversi elasticamente e quindi di aprirsi a bloccare il modulo pilota superiore.
Il bloccaggio a fibbia, simile a quello utilizzato nella normale ferramenta da pelletteria, è estremamente economico e non richiede alcun inserimento di elementi metallici o pezzi speciali. Questo sistema è altresì idoneo per un rapido smontaggio: una semplice pressione sul tassello-fibbia è sufficiente a far scorrere il modulo-pilota sugli altri inferiori.
Come bere un bicchier d’acqua non solo è la semplicità del montaggio della cabina, ma è anche la facilità di adattamento al contesto in cui si può inserire.

tappeti erbosi che richiamano i pascoli murgesi , sono infatti intervallati con spazi di sosta.

 

Gli Autori
Christian Cresci, Oddone Antonella, Elisa Stacchini, sono studenti della facoltà di architettura di Genova, partecipano a concorsi di idee credendo fortemente che sia una stupefacente ginnastica per allenarsi alla progettazione, determinati e spavaldi hanno preso parte al seminario internazionale di architettura di cervo (imperia). Formati nella facoltà di architettura di genova con Guido Campodonico e Marco Casamonti, un giorno per gioco hanno deciso di partecipare al concorso nazionale "con un mc di legno" e lo hanno anche vinto.A volte si dice che il buon giorno si vede dal mattino e loro zitti zitti, sbadigliando questa mattina si sono alzati e hanno visto il sole! I migliori complimenti dalla redazione di Arch&Web e appuntamento al prossimo concorso! Bravi ragazzi!!
Cresci / Oddone / Stacchini
e-mail: christiancresci@libero.it
 

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Ideazione e realizzazione Airaldi Giacomo - Luogo di pubblicazione: Italia - Hosting by: Aruba.it- Update: lunedì 01 novembre 2004