1. Una auto-presentazione in quattro righe...
Sociologo non accademico che ha passato metà della
sua vita in accademia. Mi considero un creativo, sempre insoddisfatto
come tutti i creativi. Insofferente e un po’ anarchico,
per via della città in cui sono nato. Appassionato
di sociologia dell’arte e della letteratura, di processi
culturali dai risvolti politici e filosofici. Non disdegno
la narrativa, a cui ritorno per le sue qualità liberatorie
2. Cosa ne pensi della comunicazione in Italia oggi
...
Molto caotica, troppo condizionata. Ridondante, eppure carente
come non mai
3. Il nome di un architetto italiano vivente al quale
faresti costruire casa tua...
Massimiliano Fuksas
4. Il nome di un riferimento internazionale alla
quale porresti quesiti...
Zygmunt Bauman
5. Il nome di un libro famoso che non ti piace affatto
Tutti i best-seller costruiti a tavolino
6. Tema: comunicazione e architettura
Impressioni destinate a restare. La casa danzante di Frank
O’Ghery, ad es., dà una sensazione di instabilità,
di movimento, di gioia, di sogno
7. La tua rivista preferita
“Prometeo” di Valerio Castronovo
8. scegli 9 immagini da allegare al tuo testo
eccole
9. Quali questioni sulla comunicazione?
Argomento troppo vasto per esaurirlo in due battute. Merita
una riflessione adeguata: ho provato a farlo in un paio di
libri, ma non sono che all’inizio
10. L’Università dal tuo punto di vista...
Tasto doloroso. Tante cose da rivedere, a cominciare dai concorsi
per la docenza, una vergogna planetaria che non si riesce
a sanare, malgrado il minuetto delle riforme che si sono succedute
nel tempo. Stiamo giusto per assistere a un nuovo passo di
danza. Com’è prevedibi-le!
11. La tua visione dell’architettura:
Un mondo affascinante che coniuga la logica e l’estetica
12. La tua visione di città
Bella senz’auto
13: sulla critica oggi ?
Si può dire tutto e il contrario di tutto. È
una critica priva di etica
14: tre libri che consiglieresti a uno studente
Morin, La vita della vita
Lyotard, La condizione postmoderna
Bauman, La solitudine del cittadino globale
15: emergenze:
La perdita del lavoro come “principio d’identità”
per l’uomo è forse la più drammaticamente
attuale
16: Il tuo artista favorito (non architetto) e il
tuo critico d’arte favorito
Igor Mitoraj; Vittorio Sgarbi, quando tace
17: parole oggi importanti
Non ce ne sono più. Ora abbiamo sonorità vuote
che vengono brandite come armi improprie. Si pensi a “democrazia”,
“partecipazione”, “libertà”…