GLI SPECCHI DI CHRISTINA

Riflessi avvolgenti di un anima incerta che cerca di crescere.

Stripped.Spogliata. Così vuole apparire Christina al suo pubblico. Ovviamente il marketing della casa discografica ha costruito su questo titolo il solito contorno di video – apparizioni – esibizioni, molto sexy e provocanti, ma per fortuna ogni tanto dietro operazioni prettamente commerciali non c’è solo una sapiente organizzazione ma anche un buon prodotto. Sarebbe stato molto semplice per Christina ripetersi velocemente dopo il grande successo di Genie in a bottle, invece abbiamo dovuto aspettare diversi anni prima di vedere un suo nuovo lavoro.

Passata dalla collaborazione con Ricky Martin in Nobody wants to be lonely alla fortunata cover – soundtrack  Lady Marmelade per il film Moulin Rouge, si è avvicinata ad uno stile soul - R&B più adatto alle sue doti vocali.Ha incontrato persone importanti come Lil’Kim e Missy Elliot  che le hanno mostrato nuove visioni musicali.

Il cd è strutturato come un concept - album sull’amore nelle sue molteplici accezioni. Prima di tutto l’amore per se stessi, quello a cui Christina tiene di più e a cui si richiama più volte come nella bellissima Beautiful, in cui la voce  da sola riesce a spronarci a guardare allo specchio e riflettere sull’incompletezza del puzzle della nostra vita. Oppure la dipendenza da qualcun altro o dall’amore di qualcun’altro come in Walk Away e Can’t Hold Us Down. C’è anche l’amore familiare violento raccontato nella struggente I’m Ok, forse il pezzo migliore,un rancore maturato negli anni che è servito a fortificare un carattere fragile, erigendo muri attraverso cui non passa luce ma solo ombre.

Non può mancare l’amore più classico di Infatuation e Loving Me 4 Me. In mezzo a tutto questo anche il singolo acchiappa classifiche Dirrty non stona. Evocativi e ispirati i brani meno consueti come i due intelude , Primer Amor che ci introduce alla già citata e spagnoleggiante Infatuation e Love Embrace che però somiglia terribilmente a qualcosa di già sentito dalle parti di Mariah Carey. Christina in questo album non voleva solo rivelare se stessa ma stupirci con un cambio deciso della sua carriera musicale. Purtroppo c’è ancora da lavorare ,questo lavoro è pieno di vibrazioni, grazie ad una voce decisamente in forma e ad un gran uso di archi e pianoforte, che ti coinvolgono ma non ti penetrano, possono emozionarti ma solo dopo un ascolto attento e partecipe.  Abbandonato il solito easy pop ha cercato di raccontare il tema dell’amore attraverso parole e musiche sue e, con l’aiuto di ottimi collaboratori come Linda Perry delle mai dimenticate 4non Blondes,ha confezionato un album sentito ben suonato e ben cantato che non puzza di plastica come la media dei prodotti pop.

 Sicuramente non una svolta radicale quanto avrebbe voluto ma sicuramente un passo avanti.Se come ci dice lei stessa nell’intro dell’album dobbiamo scusarla se lei è cosi e se lei fa parlare la sua mente, noi la scusiamo volentieri e speriamo anzi che sia sempre così…..l’unica cosa che le potremmo chiedere è di cambiare stylist…non può continuare a s-vestirsi così.

 
 
 
Fabio Siri
sirifabio@tin.it
 
 
www.christinaaguilera.com