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MARCO CIARLO |
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Presentazione di Brunetto De Batté |
Un edificio a L a Loano (sv)
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Un edificio ad L che segue il suo lotto su piastra di copertura dell’autorimessa sotterranea nei pressi della Piscina Comunale…
Un edificio ad L di Loano semplice e raffinato (come tutti i progetti di Marco Ciarlo)
Il volume si esprime attraverso un materiale da rivestimento che cattura la luce e la ripropone come riflesso. Strutture portanti a vista in acciaio pilastri-colonne tipo HEA 200 e travi di collegamento orizzontale tipo IPE 600 sono l'ossatura di tutto il manufatto. Il piano d’utilizzo è rialzato di circa 50 cm rispetto alla piazza suolo/ tetto giardino rampe e scale consentono di legarsi ad un percorso sopraelevato a nastro largo 150 cm circa che affianca i due lati principali del perimetro introducendo all’accesso principale.
Un tamponamento in blocchetti di cls ad elevate prestazioni costituisce il paramento esterno.
Una seconda pelle, quella visibile, esili trafilati di alluminio vestono le facciate dell'edificio. Uno schermo metallico corre e si ripiega lungo tutto lo sviluppo del perimetro e sale ad avvolgere il locale impianti posto sul tetto. Un edificio ad L.
Un edificio semplice a colpo d’occhio ma pregno di sottili dettagli un edificio fatto di sottrazioni leggero e leggibile…
Un'ampia finestra a nastro che traccia, lungo la parte alta dell'edificio, la forte orizzontalità già scandita dalle doghe che formano la facciata ventilata. Il gioco di chiaro-scuro-chiaro sottolinea un effetto di snellezza rimarcato anche dalla pensilina in alluminio che sovrasta il percorso perimetrale e fa galleggiare la copertura.
La luce disegna l'edificio ne caratterizza il collegamento con l'ambiente assorbendo e riflettendo in piccola parte i colori del cielo, armonizzandosi con il contesto.
Questa particolarità fa aurea alle opere di Ciarlo dove il moderno avanza come spazio e introduce sempre il tempo contemporaneo ma non atopico il qualche parte dell’edificio c’è un piglio che radica ai luoghi fasentire la presenza ed il respiro degli umori del paesaggio il fare progettando di Marco è un passaggio di paesaggi dove l’ombra è la massima contestualizzazione dell’opera.
Poetiche dell’ombre si fanno avanti anche nella notte con un sistema di illuminazione artificiale apparecchi posti sulla struttura verticale portante, scansione delle campate, a giochi .
Dieci proiettori sotto la pensilina, collegati a telecamere e computer, trasmettono fotogrammi in movimento modificando l’edificio in discontinui schermi con immagini in movimento che dialoga con la città. Questo edificio conclude un intervento più ampio di riqualificazione di un cantiere in abbandono. Il nuovo corpo di fabbrica semplice neutro e sordo ma innovativo nell’uso dei materiali, risulta cangiante al variare del giorno e della notte, nel trascorrere delle stagioni e dialoga in modo discreto con il contesto proponendosi come nuovo nodo del comparto urbano. Un edificio ad L a Loano BDB |
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