|
|
Un
bar
nel castello ma si potrebbe anche leggere come
il bar del castello
o meglio ancora
il castello del bar…
mi piace immaginare
di entrare in questo spazio
per un café,
già ancora prima sentire il profumo delle miscele,
gli aromi…
di questa fortezza del chicco tostato…
immagino
sacchi su sacchi
depositati uno sull'altro
che stivati inondano i solai
distese di semi sparsi
dappertutto
come in un granaio…
immagino
leccornie…
ecco superata la soglia
Ciarlo ci consegna uno dei suoi spazi
Interni frugali
di fine fattura
pochi segni
tutto rimanda all'ospite castello
la colonna di mattoni
le fotografichefinestre
le travi a vista ed incassate
ma l'asola luminosa
nel pavimento è
la trappola
immaginativa
pozzo della luna
pozzo della fortuna
la magia del fondo
del cuore profondo
poi alzato lo sguardo
attorno al pilastro trincerato
il bancone bianco pulito
glassato dal piano vitreo
e coronato
da una cornice ferrolignea
che squadra…
che volteggia a quota capitello
la perimetratura
del banco
sgabelli
seggiolini
poltroncine
come sfoglie
popolano l'ambito
come personaggi
in cerca d'ospiti sedenti
un bar da poeti
o forse il bar
dell'osservatorio/deposito 2
il luogo dove
il web convergerà
le ricognizioni, gli eventi,
gli incontri.. di artisti del
metropolitano
un piccolo spazio
elegante e semplice
che diventerà il café
del semin@rio intern@zionale permanente
nell'@ttesa…
mi siedo
e prendo un c@fé
BDB
|