Un progetto di giovani architetti a cui la rivista è
solita dare spazio.Un concorso di architettura del sud d'Italia
Concetti importanti come il segno; il manufatto si va quasi
a smaterializzare in un punto. Il muro , una paratia che crea
due "spazi" e due "dimensioni" Un quasi
interno e un quasi esterno, un davanti un dietro e un "in
between", con la contaminazione delle ombre che cambiano
durante il giorno e le stagioni. Quasi uno spazio esistenziale,
una lama che affetta in due il paesaggio e lo arricchisce. Un
luogo dove stare sostare, passare e fuggire... contrapposizione
tra antico ( la pietra) e il moderno ( le lastre di titanio).
Un'architettura che nasce da segni precisci e dalle viscere
della terra , quasi a testimoniare con l'acqua una sorgente
Cura ed attenzione al contesto e innovazione. Un progetto dal
linguaggio semplice, minimalista
(Airaldi Giacomo)
LA FONTE
Situata ai margini dell'abitato di Noci, sulla via che conduce
a Gioia del Colle ed a Putignano, dove termina l'urbanizzazione
e comincia la campagna, l'area oggetto d'intervento si caratterizza
attualmente come uno slargo di forma stretta ed allungata
privo di una propria identità urbanistica ed architettonica.
Tuttavia ha come sua maggiore peculiarità la posizione
strategica, mediazione tra edificato e campagna, in quanto
zona di passaggio e punto d'ingresso all'abitato di Noci.
Il bando di concorso richiedeva di rappresentare l'ingresso
della comunità cittadina nel nuovo millennio, collegando
gli elementi innovativi con quelli della tradizione, anche
tramite l'introduzione di simbologie materiche; abbiamo quindi
disposto la "piazza" su di un basamento in pietra,
materiale costruttivo antico e tipico del luogo (immagine
sottoa sinistra), proponendo anche il tema del "muro"
in chiave moderna, intersecando il basamento stesso con una
parete rivestita in lastre di zinco-titanio . Nel suo andamento
curvilineo, tale parete subisce un'interruzione e la sua traccia
prosegue idealmente nella pavimentazione sino a convergere
in un punto (immagine affianco) da cui è possibile
scorgere una vista di Putignano. Il secondo elemento caratterizzante
il progetto (la fonte), reinterpreta gli antichi abbeveratoi
posti sulle vie della transumanza contadina di un tempo, infatti
da una vasca posteriore al muro (immagine affiaco), l'acqua
tracima attraverso un taglio orizzontale presente sullo stesso
e cade in un'altra vasca posta a quota più bassa prospiciente
la strada per Gioia. Si viene così a creare uno spazio
pubblico che ricuce urbanisticamente la zona, e che costituisce
allo stesso tempo un luogo di incontro per la cittadinanza;
spazi verdi, pensati come piani inclinati (immagine sotto)
ricoperti da tappeti erbosi che richiamano i pascoli murgesi
, sono infatti intervallati con spazi di sosta.