"IL TAO DEL WEB"

presentazione del Testo di Brunetto De Batté

 

 

Orietta Pedemonte presenta bene il libretto, avendone curato (con Rocco) la veste in 136 pp., per il melangolo…

un libro chiave per riflettere sul web, tra i tanti,  appunto “il Tao del Web” come si presenta  e con autorevoli contributi che in ordine troviamo Rocco Antonucci con

“il Tao del Web –soglie d’interazione 0/1”, Omar Calabrese con “Stay tune! Ovvero:la conversazione per interconnessione, Ruggero Pierantoni con “Di come la ‘Gestalt’ sfuggì alla Rete, uno studio sull’eclissi delle “forme” e Ugo Volli “le spazialità di Internet…un bel saggio in quattro puntante che si legge bene…e guarda caso tutti compagni di strada ed alcuni veri amici… Orietta apre e centra il nodo dell’argomentare…”tanti microprogetti, apparentemente slegati tra loro, determinano un unico grande sistema efficiente e razionale…una sconfinata iperbiblioteca destinata a crescere in teoria all’infinito, senza alcun limite. Col tempo le maglie della rete diventano sempre più fitte, pertanto ogni branca del sapere via via finisce sul web…” inoltre sempre la curatrice continuando nell’introduzione sottolinea…”E’ molto probabile che presto o tardi anche questo libro lasci una traccia sul web, forse verranno riportate delle parti, degli estratti, delle citazioni”  e visto che mi è stato rifilato ancora fresco di stampa …perché non accontentare e render vero questa previsione …

Quello che mi interessa segnalare e che ho trovato interessante è questo sguardo orientato in quattro punti cardinali, così segnando un punto quasi d’origine o spalle contro spalle, una croce d’osservazione…lasciando ai lettori la possibilità di affrontare altre diverse rotte.

Più o meno ormai un PC o MAC è oggetto domestico, come la TV il FRIGO la LAVASTOVIGLIE e LAVATRICE…è entrato in punta di piedi prima negli uffici, poi nelle case con tutte le periferiche, cavi, aggiunte…prima monitor e poi schermi piatti…poi ancora i notebook, i palmari etc la rivoluzione informatica oltre alla rete passa anche dalla modificazione dell’uso dello spazio e dal design dell’involucro dei pezzi tecnologici operanti…modificando anche i comportamenti

antropologici  e/o prossemici…

La stanzialità si dilata oltremodo, si può essere nel deserto o in pieno oceano ma attraverso la rete satellitare ci si può connettere scaricando la posta, lavorare in rete e comunicare con la webcam vedendo l’interlocutore come da un ufficio di New York o di casa propria .

Dalle pagine emerge il mondo magico del nuovo, dell’esigenza di trovare le continuità con la storia…

Certamente ha influito nel comunicare, creando linguaggi sempre più criptici …questa globalizzazione  del comunicare di immagini, scritti, suoni, voci, films…favorisce dimensioni

delle webzine, dei siti con i rispettivi link, dei luoghi virtuali del comunicare in un gioco “mascherato” come aggancia Omar Calabrese nel suo saggio…ed ancora il segno 0/1, il pixel, il non luogo…labirinti & scatole cinesi come sottolinea Ugo Volli…trasmissioni in tempo reale e “cronologie” …dove fusi orari si sovrappongono s’intersecano in una sovrastruttura tra reale e virtuale…pensiamo alle “Parole” degli A12, ai contributi

per un museo virtuale di “simple tech” in espansione…

Questo genere favorisce certamente il “progetto del design” del non luogo, dell’atopia… promuovendo un’idea di architettura sempre più effimera, dinamica e mutevole

Penso agli ambienti organizzati dallo Studio Azzurro ( Tokio, Venezia, Milano…)o dal Gruppo FOA (all’ultima  Biennale di Venezia) o per reazione contrapposta un senso più radicato del luogo, un principio di fondazione, un legame con la terra…con tempi rallentati, dove si alterna il giorno alla notte…e non “il sempre giorno”…dove il tempo  del silenzio e della pausa ha il valore del valutare la fatica per compiere i gesti…contrapposto al ritmo metropolitano …cronologie appunto che segnano fortemente la nostra epoca più che mai…

Questo libro è un raffinato ricamo di connessioni

in apertura…volendo un ipertesto…basta provare

passando a caso di pagina in pagina…si ritorna

alla pagina madre o all’introduzione per riprendere

le fila…

Un testo per riflettere sul progetto direi utilizzando parole di  Marco Nardini in Arch& Web

“La condizione attuale dell’architettura, metabolizzata attraverso il filtro degli strumenti digitali, è quella di un fenomeno complesso e gerarchico che si trova in relazione tanto con l’uomo quanto con l’ambiente. Nei fenomeni complessi, a differenza che in quelli semplici, le proprietà globali non sono prevedibili e deducibili in modo deterministico dai dati descrittivi del sistema. Per poter comprendere le proprietà e prevedere, per quanto possibile, i comportamenti (a meno di un certo grado di aleatorietà) è molto importante conoscere e interpretare il contesto, le condizioni iniziali e le azioni esterne. Inoltre il fatto di essere un sistema gerarchico sottintende che spesso il sistema superiore è il contesto di quello inferiore, stabilendo quindi un rapporto di causalità diretto tra sistema esaminato e contesto nel quale esso si trova. Questa gerarchia, che si esprime in una continuità tra sistema e contesto, facilita, in un certo senso, lo sconfinamento tra discipline (nell’architettura come nel design e nell’habitat) in quanto ciascun termine è legato agli altri con un nesso sequenziale tra elementi e contesto.

L’implicazione di questo insieme di fenomeni sul progetto è notevole. Non solo perché esso stesso risulta diverso se svolto e descritto in forma analogica o digitale, ma soprattutto perché l’adozione di strumenti informatici e di tecniche di simulazione nelle discipline della progettazione, siano esse architettura, design o progettazione del territorio, sta determinando un ricorso a nuovi linguaggi espressivi.”

Già in diversi siti o webzine sono apparse riflessioni, ragionamenti attorno a questo nuovo universo…fatto di pianeti e satelliti, sistemi solari, galassie, stelle e piogge di meteore (pubblicitarie), buchi neri…

Che dire leggiamolo…

Brunetto De Batté

“Il Tao del Web “ a cura di Rocco Antonucci & Orietta Pedemonte

edizioni il melangolo , Genova 2003     €18,00

 

Brunetto De Battè

 

 

 
 

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