Mistica e Architettura
Mistica e architettura
Il simbolismo del cerchio e della cupola
Louis Hautcoeur
A cura di Guglielmo Bilancioni
Anno 2006
Collana «Nuova Cultura»
il contenuto
Storia di una forma e di molte idee, Mistica e Architettura cataloga, nelle epoche, la cupola – che e un oggetto sacro cosmico e tellurico, cristiano e pagano – e le tipologie ad essa riferite, l’abside, il ninfeo e l’esedra. Il tempio a pianta centrale, l’arcosolium, il martyrium, il battistero sono, per forma e costruzione, misteri architettonici, la cui sostanza sacra ha plasmato le pietre e le culture dei popoli.Il libro studia l'origine e il significato di un simbolo, centrale nello sviluppo dell’umanita, che è copertura e contenimento, irradiazione, grandiosa imitazione del cielo, sfera della storia, sede dell’asse del mondo e perfetta miniatura dell’universo, nel suo ordine e nella sua bellezza.
I complicati dispositivi dell’adeguare il cerchio celeste al quadrato terrestre, la loro evoluzione nel tempo, e la loro ampia diffusione nella geografia dell’antichità, vengono studiati da Hautecoeur con passione scientifica e sapienza liturgica.La speciale costruzione sacra incontra il suo fondamento nel cerchio magico, origine del rito, nella Tholos arcaica, tumulo e memoriale: il perenne rinnovarsi della cupola, che scambia, come offerta di sacrificio, l’ancestrale conil sempre nuovo, è trionfo della geometria e dell’arte di costruire, da sempre sperimentatosi in questa speciale machina, e fabrica, della fede.Libro di meraviglie della sapienza, formatosi all’incrocio di scienza sacra e scienza delle costruzioni. Mistica e architettura delinea un grandioso affresco, in cui possono agire insieme il metodo positivista e l’anelito alla conoscenza esoterica, la storia delle idee e la teologia mistica.
E che ci fa comprendere come nella presenza piena del Pantocrator in un’abisde viva il prestigio dell’immagine e la profondità, che è autorità, del suo significato.
l'autore
Louis Hautecoeur (1884-1973) insegnò Storia dell’arte e Storia generaledell’architettura alla Ecole des Beaux-Arts e alla scuola speciale di architettura.
Studioso di rango, grande didatta e alto funzionario di stato per le questioni artistiche, fu tra l'altro conservatore del Louvre, e direttore delle Belle Arti. La sua vocazione di custode dello spirito nazionale e del contegno classico, lo portò a promuovere e coordinare un sistematico lavoro di ricerca archivistica di una migliore conservazione del patrimonio artistico, ma nello stesso tempo non gli impedì di profondere uno strenuo impegno a favore dell’architettura contemporanea e della formazione degli architetti: nell'idea che l'architettura sia cosa pubblica che ha nel simbolo la sua antica origine.
Fra i molti scritti di Hautecoeur spicca la monumentale "Histoire de l’architecture classique en France" (1948-67), cui fanno corona studi sul Louvre, sui giardini, sulle moschee dell’Islam, il Romanticismo, la Russia, Gaugin, Velazquez, Hubert Robert, il Barocco, il Romanico e il numero d’oro.
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