Anna Rita Emili>Vittoriano Viganò_Istituto Marchiondi
Domenica 11 marzo 2007Anna Rita Emili>Vittoriano Viganò_Istituto Marchiondi
all'interno dell'inserto "Liberazione della Domenica" del quotidiano Liberazione
continua l'esplorazione delle architetture dimenticate. Anna Rita Emili presenterà il progetto dell'Istituto Marchiondi realizzato a Milano da Vittoriano Viganò,
"L’ex Istituto Marchiondi fa parte di quella cultura che vede nel brutto il bello, nel cemento armato il vero. Fa parte di quel pensiero che non si piega alle facili esibizioni vernacolari del neorealismo, ma ripartendo dalle dinamiche razionaliste assume, nel corso di pochi anni, una forte identità, che vede nella ricerca della sincerità, della verità, della semplicità, dell’elementarità, dell’essenzialità, i suoi caratteri principali.
Non esiste decoro, nè rifiniture nell’edificio di Viganò, non esiste la cura del dettaglio, ma esistono il principio del dettaglio, l’importanza della saldatura tra elementi costruttivi, considerati, anch’essi, come sinonimo di verità e onestà, esattamente come avviene per il cemento armato. In questi elementi si esprime il concetto di non finito-indefinito come sinonimo di movimento, di dinamismo, come inizio di un evento che non ha fine. Non esiste chiusura, né compiutezza in quella che Reyner Banham definisce Architettura convincente e tutta d’un pezzo".
all'interno dell'inserto "Liberazione della Domenica" del quotidiano Liberazione
continua l'esplorazione delle architetture dimenticate. Anna Rita Emili presenterà il progetto dell'Istituto Marchiondi realizzato a Milano da Vittoriano Viganò,
"L’ex Istituto Marchiondi fa parte di quella cultura che vede nel brutto il bello, nel cemento armato il vero. Fa parte di quel pensiero che non si piega alle facili esibizioni vernacolari del neorealismo, ma ripartendo dalle dinamiche razionaliste assume, nel corso di pochi anni, una forte identità, che vede nella ricerca della sincerità, della verità, della semplicità, dell’elementarità, dell’essenzialità, i suoi caratteri principali.
Non esiste decoro, nè rifiniture nell’edificio di Viganò, non esiste la cura del dettaglio, ma esistono il principio del dettaglio, l’importanza della saldatura tra elementi costruttivi, considerati, anch’essi, come sinonimo di verità e onestà, esattamente come avviene per il cemento armato. In questi elementi si esprime il concetto di non finito-indefinito come sinonimo di movimento, di dinamismo, come inizio di un evento che non ha fine. Non esiste chiusura, né compiutezza in quella che Reyner Banham definisce Architettura convincente e tutta d’un pezzo".
1 Commenti:
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http://current.com/items/88960694_il_caso_marchiondi
Riguarda il caso Marchiondi
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