5earths+1form - realismo magico/contesto vs cinismo
5earths+1form
realismo magico
contesto vs cinismo
info mostra
dal 2.02.2007 al 28.02.2007
Private View 1.02.2007 dalle 18.00 alle 21.00
Presso:
Whitecross Gallery
122 Whitecross street
Londra ec1y 8pu
+44 (0) 207 253 4252
http://www.whitecrossgallery.com/
l’architettura italiana di 5+1AA in mostra a Londra
Alla Whitecross Gallery di Londra dal 1 al 28 Febbraio il linguaggio è l’italiano: la mostra 5earths+1form propone la ricerca dello studio 5+1AA Agenzia di Architettura alfonso femia gianluca peluffo.
Modelli in terracotta opera di Danilo Trogu e immagini fotografiche di Ernesta Caviola. Questi sono i mezzi con cui la ricerca architettonica di 5+1AA sceglie di proporsi al pubblico londinese nella mostra 5earths+1form.
Un titolo che è un gioco di parole, volutamente forzato, incentrato sulla traduzione letterale della parola “terra”, che in italiano indica sia il pianeta – sul quale le architetture intervengono, modificandolo – che la terracotta – che di queste architetture diventa mezzo espressivo.
materia/e e forma
In mostra modelli, fotografie di architettura e fotografie degli stessi modelli inseriti in paesaggi reali, con immagini di dettaglio e sconcertanti cambi di scala che ingenerano meccanismi di meraviglia e stupore. Così l’architettura diventa una “macchina da percezione” e messa in forma del reale e del contesto.
5+1AA Agenzia di Architettura
alfonso femia gianluca peluffo
Alfonso Femia e Gianluca Peluffo, soci fondatori dello studio 5+1 (1995), nel 2005 fondano 5+1AA, che traduce l’attività dello studio in una visione integrata del progetto come ricerca interdisciplinare e nel 2006 aprono a Milano un nuovo atelier, luogo di sperimentazione e indagine sulla città contemporanea.
Sono stati invitati ad esporre il loro lavoro a Parigi (IIC_1998), Zurigo (ETH_2001), e Firenze (SESV_2001), partecipando inoltre alla VIII (2002) e IX (2004) Biennale di Architettura di Venezia. Segnalati al Premio Borromini (2001), al Mies van der Rohe (2002) e alla Medaglia d’Oro della Triennale (2003), sono vincitori con il Campus di Savona, il Museo Archeologico di Aquileia e la Caserma di Finanza di Albenga di premi all’opera. Nel 2002 ricevono la menzione speciale per l’Hoesch Design Award. Nel 2003 per l’attività di ricerca sono stati insigniti del Titolo di Benemerito della Scuola della Cultura e dell’Arte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Pubblicati nelle principali riviste e collane d’architettura, nel 2001 Skira pubblica una monografia: ‘5+1. L’ombra delle idee’. Nel 2005 vincono con Ricciotti il concorso internazionale per il Nuovo Palazzo del Cinema di Venezia. Sono finalisti nei principali concorsi di architettura internazionale. Nel 2006 vincono i concorsi per la città dei Ministeri a Guangzhou (con MGA e RBA) e per la riqualificazione degli immobili Generali Properties a Milano. Tra i lavori in corso di realizzazione l’area dei Frigoriferi Milanesi e la Nuova Agenzia Spaziale Italiana a Roma.
Alfonso Femia (1966) è collaboratore alla didattica di progettazione architettonica presso la Facoltà di Architettura di Genova e Professor alla KSU di Firenze.
Gianluca Peluffo (1966) è ricercatore presso la Facoltà di Architettura di Genova. Insieme dal 2003 sono membri del Comitato Scientifico e docenti al Masp di Lucca.
danilo trogu
Danilo Trogu (1956) si è diplomato nel 1975 presso il Liceo Artistico “A. Martini” di Savona. Diplomato Conservatore e Restauratore della Ceramica nel 1980 presso la Scuola di Ceramica di Albisola. Vive e lavora nel suo laboratorio artigiano “La Casa dell’Arte” ad Albisola Capo in provincia di Savona. Hanno scritto di lui: Enzo Biffi Gentili, Sebastiano Brandolini, Cecilia Chilosi, Viana Conti, Giorgio Lilli Latino, Claudio Parmiggiani, Gianni Ravello, Elisabetta Rota, Franco Sborgi, Antonio Schiesaro.
ernesta caviola
Architetto (1964), lavora principalmente attraverso lo strumento fotografico.
Negli ultimi sei anni ha sviluppato una ricerca sull’attitudine rivelatoria del corpo nella fotografia di interni.
Testi critici sul suo lavoro sono stati scritti da Vittorio Savi e Brunetto de Batté.
Sue fotografie fanno parte di collezioni in Italia e all’estero.
I suoi lavori vengono pubblicati frequentemente su libri e riviste di architettura italiane e straniere.
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